Mosaici pavimentali - Campata di San Paolo
Sommario:
Figura. Campata di San Paolo [Protesi]. Al centro della conca absidale, l'altare barocco del Ss. Sacramento [arcivescovato di Giovanni Roano, 1673-1703]. Sulla sinistra, l'accesso alla Cappella del Crocifisso. [Foto G. Oddo - Agosto 2011]
In questa sezione: le soluzioni pavimentali della Campata di S. Paolo [settori 22-26] e dei Fornici di Collegamento agli attigui spazi del Postpresbiterio [settori 27 e 28] e dell'Ala Sinistra del Presbiterio [settore 21].
Figura. Numerati dal 21 al 37 i settori pavimentali del Piano del Postpresbiterio. Il Postpresbiterio comprende i vani della Campata di S. Paolo con annessa absidiola, della Campata Centrale del Postpresbiterio con le Tribune Reale e Vescovile, della Campata di S. Pietro con annessa absidiola, dei Fornici Trasversali e Longitudinali di Collegamento, rispettivamente, alla Campata Centrale del Postpresbiterio, al Presbiterio e alle Ali destra [Campata dei Guglielmi] e sinistra [Campata di S. Luigi] del Presbiterio.
Figura. Planimetrie del Grande Presbiterio con l'indicazione degli ambiti relativi alle Campate di S. Paolo [a sinistra] e di S. Pietro [a destra]. [Aggiornamento gennaio 2011]
Figura. A sinistra: pianta della Campata di S. Paolo - A destra: pianta della Campata di S. Pietro. [Aggiornamento 23 gennaio 2011]
Gli episodi figurativi dei settori 27 e 34 della Campata di S. Paolo e della Campata di S. Pietro presentano impianti compositivi a struttura simmetrica monoassiale, anziché biassiale come nel resto delle altre esecuzioni. Si tratta di modalità del tutto inusuali, che lasciano pensare a posteriori interventi che avrebbero parzialmente modificato la regolarità degli impianti originari [versioni 27 bis e 34 bis]. Tali interventi avrebbero implicato il parziale riassetto delle locali stesure pavimentali, con la soppressione, dal lato della Campata Centrale del Postprebiterio, di una tranche degli originari impianti. A motivarne l'esecuzione, forse esigenze connesse, in particolare, all'installazione dei cancelletti metallici che separano i vani del Postpresbiterio. L'installazione avrebbe comportato rimaneggiamenti della pavimentazione in corrispondenza dell'inserimento delle soglie marmoree in serpentino.
La collocazione dei cancelletti si sarebbe inserita, ovviamente, in un complesso di opere di portata ben più robusta ed estesa di quanto non sia la semplice installazione di due minuscole chiusure metalliche. Una ristrutturazione richiesta, probabilmente, dall'esigenza di ridefinire gli spazi liturgici del Grande Presbiterio, dopo l'abolizione della parete di separazione tra lo stesso e l'aula ecclesiale. Nella figura seguente proponiamo un'ipotetica ricostruzione del piano del Postpresbiterio nello stato in cui, pensiamo, si trovasse prima di assumere l'attuale aspetto. Tale ipotesi è caratterizzata dal raccordo a gradini del piano del Postpresbiterio a quello della Tribuna Maggiore anche dalla parte delle Campate di S. Paolo e di S. Pietro.
Ne conseguirebbe anche la soppressione dell'inconsueta pezzatura delle lastre marmoree contigue ai settori 28 e 35, dalla parte dell'attuale zoccolo d'imposta del piano della Tribuna Maggiore. Esse presentano insoliti tagli dimensionali, a meno di non ipotizzare un intervento di raccordo, conseguente al ritrarsi del piano della Tribuna Maggiore.
L’Ala Sinistra del Postpresbiterio è ciò che, nel linguaggio della storia dell’arte, è la Protesi di un edificio ecclesiastico di tipo bizantino.
Il termine che usiamo - Campata di S. Paolo - è in relazione all’effigie dell'Apostolo, sulla volta dell’attigua calotta absidale [si veda anche l'articolo Campata di S. Pietro]. Esso, quantunque direttamente pertinente alla designazione del vano principale con l'annessa absidiola, sarà spesso usato per indicare sinteticamente il complesso comprendente anche gli attigui spazi dei Fornici di Collegamento.
Gli scomparti pavimentali [in mosaico in opus sectile] della Campata di S. Paolo e dei limitrofi Fornici di Collegamento ai contigui ambiti spaziali della Basilica comprendono:
- il tappeto del Fornice di Collegamento all'anteriore Campata di S. Luigi [settore 21];
- il grande tappeto quadrato a copertura del vano centrale della Campata di S. Paolo [settore 22];
- i due tappeti del Fornice di Collegamento alla laterale Campata Centrale del Postpresbiterio [settori 27 e 28];
- i più piccoli tappeti dell'attigua Absidiola di S. Paolo [settori 23-26].
Figura. A sinistra: Veduta della Campata di S. Paolo. A destra: Veduta della Campata di S. Pietro.
Figura. Campata di S. Paolo, Stralcio comprendente i settori 21 e 22. Settore 22: moduli da cm 248 x 248; larghezza listelli 1/30 del modulo; larghezza tracce 1/10 del modulo. Passo della quadrettatura 1/10 del modulo. [Aggiornamento 7 gennaio 2011]
Figura. A sinistra: Modulo settore 22. A destra: Modulo settore 21. [Aggiornamento 9 gennaio 2011]
Settore 21
La struttura del settore è un esempio di composizione ad aggregazione monoassiale indifferenziata. I moduli biquadratici del testo figurativo si susseguono nell'identica formulazione, senza rimaneggiamenti che possano determinarvi una gerarchia. L'iconografia coglie, dunque, e interpreta la natura di spazio, concepito in funzione transitoria, ossia di attraversamento da un vano all'altro [vedi Grande Presbiterio].
La particolarità della composizione è che le tracce dei moduli laterali, anziché chiudersi ad anello e ripiegare all'interno del campo figurativo, sono troncate dalla struttura marmorea che lo circonda. Il taglio determina un effetto di proseguimento oltre i limiti del settore. Nella figura abbiamo posto a confronto la configurazione effettiva e quella, ideale, caratterizzata dalla anularizzazione totale delle tracce.
Poiché i moduli dei settori 21 e 22 si basano, entrambi, su una struttura di tipo biquadratico, tenuto conto della contiguità d'impiego e nell'ipotesi di un coordinamento reciproco dei settori, è lecito chiedersi se non vi sia un rapporto tra i moduli e di che tipo possa essere, se li coinvolge in astratto, sul piano concettuale [ad esempio, rapporti formali, dimensionali, formali e dimensionali], o in concreto, sul piano applicativo [ad esempio, ricerca di allineamenti, ricorrenze del registro cromatico e tipologico].
La posizione del modulo centrale [terzo modulo] del settore 21 ricade sulla stessa dirittura dei moduli 2, 5 e 8 del settore 22, quasi sull'asse della Campata. Tale circostanza determina un'evidente relazione visiva, che può sottendere un'azione di coordinamento, non solo dei moduli interessati, ma delle intere composizioni. Per verificare la validità dell'ipotesi, e misurare l'incidenza e l'ampiezza di quell'eventuale coordinamento, abbiamo sovrapposto [fig. __] allo stralcio planimetrico esteso ai settori 21 e 22 della Campata, una griglia ortogonale, dalla quale evincere i rapporti di assialità e dis-assialità dei due dispositivi.
Nella sezione Campata di S. Pietro ci soffermeremo sulle differenze compositive tra i simmetrici settori 21 e 36.
Figura. Campata di S. Paolo, Fornice di collegamento all'Ala Sinistra del Presbiterio, Settore 21, Lastratura marmorea. [Aggiornamento 30 novembre 2010]
[]
Figura. Confronto tra la soluzione effettiva e quella ideale [anularizzazione delle tracce] dei moduli laterali.
Figura. Campata di S. Paolo, Fornice di collegamento all'Ala Sinistra del Presbiterio, Settore 21, Totale. [Aggiornamento 30 novembre 2010]
Figura. Campata di S. Paolo, Fornice di collegamento all'Ala Sinistra del Presbiterio, Settore 21, Particolari centri moduli 1 e 2. [Aggiornamento 30 novembre 2010]
Figura. Campata di S. Paolo, Fornice di collegamento all'Ala Sinistra del Presbiterio, Settore 21, Particolari centri moduli 4 e 5. [Aggiornamento 30 novembre 2010]
Figura. Campata di S. Paolo, Fornice di collegamento all'Ala Sinistra del Presbiterio, Settore 21, Particolare modulo 3. [Aggiornamento 30 novembre 2010]
Settore 22
La struttura compositiva del settore è un esempio di ciò che definiamo impianto centricamente polarizzato. L'insieme dei moduli che lo compongono [biquadratici, ad aggregazione multipla biassiale] gravita attorno ad un dispositivo centrale, evidenziato dalla particolarità della resa figurativa e dalla grandezza del disco che vi campeggia. L'iconografia interpreta e registra, pertanto, le caratteristiche geometriche e la proposta di fruizione percettiva e funzionale dell'ambiente: un impianto centralizzato in cui il visitatore è discretamente indotto a porsi al suo centro e sostarvi in pio raccoglimento.
Figura. Campata di S. Paolo, Settore 22, Totale Lastratura. [Aggiornamento 13 dicembre 2010]
[C'è un rapporto tra i moduli biquadratici dei settori 21 e 22? Il perfetto allineamento longitudinale dei moduli centrali dei settori è espressione di una studiata ricerca di coordinamento degli stessi?]
Figura __. Campata di S. Paolo, Settore 22, Totale. [Aggiornamento 12 dicembre 2010]
Figure. Campata di S. Paolo, Settore 22, Particolari dei moduli 8 [sopra] 5 [al centro] e 2 [sotto]. [Aggiornamento 1° dicembre 2010]
Figura. Campata di S. Paolo, Settore 22, Particolari moduli 4 6. [Aggiornamento 1 dicembre 2010]
Figura. Campata di S. Paolo, Settore 22, Particolari Snodi B C F G. [Aggiornamento 1 dicembre 2010]
Settore 27
Figura. A sinistra: Campata di S. Paolo, Settore 27. A destra: Campata di S. Pietro, Settore 34. [Aggiornamento novembre 2010]
Figura. Campata di S. Paolo, Fornice laterale di collegamento alla Campata Centrale del Postpresbiterio, Settore 27, Totale. [Aggiornamento novembre 2010]
Settore 28
Figura. A sinistra: Settore 27. A destra: Settore 35. [Aggiornamento novembre 2010]
Figura. Campata di S. Paolo, Settore 28, Totale. [Aggiornamento novembre 2010]
Figura. [Aggiornamento novembre 2010]
Figura. Il modulo figurativo è una stella a otto punte aguzze, ad apici tronchi, inscritta in campo quadrato. [Aggiornamento novembre 2010]
Figura. Il dispositivo di connessione dei due moduli consente di gestire il parametro, da cui dipende la lunghezza dell'impianto compositivo e il completo inserimento nel campo. [Aggiornamento novembre 2010]